Se i denti dei bambini diventano gialli: cause e rimedi

Quando i denti dei bambini diventano gialli

Capita non di rado che i denti dei bambini assumano una colorazione giallognola o tendente al giallo. Questa variazione di colore viene prontamente notata dalla mamma o dal papà, i quali, giustamente, si domandano cosa sia meglio fare per il proprio bimbo.La preoccupazione maggiore è se il giallo dei dentirappresenti un mero fattore estetico o possa diventare un problema più serio mano a mano che passano gli anni. Una domanda a cui cercheremo di rispondere in questo articolo, esaminando le cause e i rimedi più comuni all’ingiallimento dei denti nei bambini, sia quando i denti stessi sono ancora “da latte”, ovvero decidui, sia quando questi ultimi vengono sostituiti dai denti definitivi. In entrambi i casi occorre infatti monitorare il problema e seguirne gli sviluppi: l’attesa di un miglioramento naturale potrebbe rivelarsi una mossa poco saggia. Vediamo perché.

CAUSE FREQUENTI DI INGIALLIMENTO DEI DENTI NEI BAMBINI

Più che dividere le cause in base all’età o al tipo di denti (decidui o definitivi), ci sembra più utile dividerle in base alla frequenza con la quale si presentano. In questa prospettiva esistono cause molto frequenti e cause meno frequenti, le prime legate in maggioranza alle cattive abitudini di pulizia o di alimentazione, le seconde a fattori genetici, assunzione di farmaci e altro. Stilare un elenco ci aiuterà a capire che l’ingiallimento dei denti è sì un’eventualità comune, ma che non va per questo ignorata o sottovalutata. Imputare ad esempio l’ingiallimento a una pulizia scorretta quando invece si tratta di amelogenesi imperfetta potrebbe avere conseguenze gravi nello sviluppo dei denti del bambino. Ecco allora la lista con le cause più comuni e con quelle più sporadiche, utile per farsi subito un’idea dei rischi che si possono presentare nei primi anni di vita.

Cause di ingiallimento comuni

  • cattiva pulizia dei denti, la causa forse più comune in assoluto: il bambino non ha imparato o non vuole imparare a pulire i dentini in maniera efficace, i denti di conseguenza ingialliscono a causa dei pigmenti contenuti in alcuni alimenti (dalla liquirizia al cioccolato) così come nelle bibite colorate. Questi pigmenti si depositano sullo strato superficiale dello smalto, provocandone il progressivo ingiallimento.
  • formazione di carie (macchie a spot), perché queste si manifestano con la comparsa di una macchiolina gialla sul dente colpito, importantissimo quindi proteggere i denti dal tartaro e dalla placca, mantenendo la bocca pulita grazie anche a dentifricio e prodotti dedicati e, soprattutto, grazie a un piano di prevenzione mirato.
  • eccesso di fluoro (fluorosi), in particolare nei bambini piccoli capita non di rado che ci sia un consumo eccessivo di fluoro dovuto all’ingestione occasionale di dentifricio. In altre parole, tutte le volte che i bambini si lavano i denti, finiscono per mangiare letteralmente il dentifricio. Se ciò avviene per un periodo prolungato, ecco che il fluoro stesso può essere la causa di un blando ingiallimento che tenderà a sparire non appena si corregge l’atteggiamento sbagliato del bambino.

Cause di ingiallimento sporadiche

  • tetracicline, questo è il nome di un componente tipico di alcuni antibiotici. Se il bambino è sottoposto per qualche ragione a un ciclo di antibiotici contenenti tetracicline, allora c’è il rischio che questa sostanza a lungo andare ingiallisca i denti. Un classico esempio di problema che si risolve da sé, purché lo si riconosca attraverso un’adeguata anamnesi.
  • smalto sottile, per cause del tutto naturali lo strato esterno può presentarsi talmente sottile da lasciare intravedere la dentina interna, che appunto mostra un colore giallo caratteristico. Altra causa di cui non bisogna preoccuparsi, ma che è bene conoscere e interpretare di modo da escludere eventuali patologie più gravi (v. amelogenesi del prossimo paragrafo).
  • disturbi del sangue, qui passiamo a scenari ancora più rari ma non per questo impossibili. Capita a volte che un disturbo del sangue (problema epatico) porti a un ingiallimento dei denti più o meno evidente. Riconoscerlo non è semplice, e questo porta i genitori e talvolta il dentista lontano dalla soluzione.
  • altre patologie, anche se il bambino è piccolo, non bisogna per questo escludere patologie genetiche o malattie rare, i cui effetti potrebbero includere un ingiallimento dei denti di lieve, moderata o accentuata entità. Cogliere i segnali è fondamentale per agire con tempismo e metodo. A tal proposito, vale la pena aprire una parentesi sull’amelogenesi imperfetta, tra le patologie che ingialliscono i denti la più nota e trattata.
Alimentazione e denti gialli nei bambini

AMELOGENESI IMPERFETTA E INGIALLIMENTO DEI DENTI

Classificata e studiata da più di cinquant’anni, l’amelogenesi imperfetta è un’ipoplasia congenita dello smalto dentale, legata a una mutazione dei geni AMELX, ENAM, MMP20 e KLK-4 coinvolti nello sviluppo dei denti. I denti risultano in questo caso giallastri o grigio-marroni, ma al di là dell’alterazione cromatica rileviamo l’insolita morbidezza e una forte suscettibilità alla carie. Molto maggiore è anche la sensibilità a temperature troppo alte o troppo basse, un sintomo questo che nel bambino di pochi anni non sempre viene espresso (e riconosciuto) con chiarezza. L’amenogenesi imperfetta richiede cure e percorsi terapeutici adeguati, tali da consentire al paziente di tenere sotto controllo la malattia senza ripercussioni funzionali e psicologiche.

I RIMEDI AI DENTI GIALLI NEI BAMBINI PICCOLI E NEI RAGAZZI

Come si può evincere da questa lunga premessa, non esiste un rimedio universale ai denti gialli. La diagnosi di questo problema può portare a riconoscere tante cause che richiedono altrettante soluzioni. La maggior parte delle casistiche è facilmente risolvibile, anche perché parliamo di bambini piccoli, soggetti quindi pronti e ben disposti al cambiamento e all’adozione delle best practice indicate dal dentista. Il ruolo del genitore resta tuttavia cruciale, tanto in fase di controllo (e decisione delle misure correttive da intraprendere, a partire dalla consulenza presso lo studio di fiducia) sia in fase di monitoraggio dei progressi e aiuto nei confronti del bambino prima e del ragazzo poi. Sbagliatissimo pensare che il bambino “ha tutta la vita davanti per imparare”, o che siccome i denti da latte cadono, “allora tanto vale aspettare”. L’ipotesi dell’amelogenesi imperfetta ci fa capire quanto una diagnosi precoce sia risolutiva, per non dire determinante.

Volendo comunque fornire una lista di rimedi ai denti gialli, ci torna comodo stilare un elenco di suggerimenti da mettere in pratica fin dai primissimi anni. Compito del genitore è sempre quello di confrontarsi con un dentista, in special modo se compaiono segnali di allarme come appunto macchie gialle singole o ingiallimento generale dei denti.

  • educazione all’igiene quotidiana, igiene che deve essere condotta dal bambino con l’assistenza dell’adulto, tutti i giorni, utilizzando gli strumenti idonei. Non basta lavare i denti al mattino e alla sera, bisogna lavarli con criterio e consapevolezza!
  • check up annuale dal dentista, già dai tre anni consigliamo di iniziare con la prima visita del bambino presso uno studio se possibile specializzato in odontoiatria pediatrica. Il check up dovrebbe includere in linea di principio anche la pulizia completa dei denti.
  • consumo moderato di bibite e alimenti coloranti, se proprio non si riesce a eliminare del tutto questi alimenti e queste bibite, almeno bisogna cercare di ridurne il consumo ai minimi termini.
  • riduzione dei farmaci, come regola generale non bisogna mai abusare dei farmaci, se sono necessari è sempre bene informarsi su eventuali alternative meno nocive per l’estetica e integrità dei denti (ad esempio antibiotici privi di tetracicline.
  • consulenza del pediatra, perché anche il pediatra può dare consigli e orientamenti preziosi tutte le volte che il genitore ha un dubbio. È proprio il pediatra, del resto, a seguire lo sviluppo del bambino, imparando a conoscerlo meglio di qualunque altro medico.

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